Gaeta medievale: locali e full immersion nella storia

Percorrendo il lunghissimo e romantico lungomare Caboto, dopo aver ammirato il monumentale campanile di 57 metri o le numerose e spesso antiche vele che solcano le acque del Golfo di Gaeta, alla fine della passeggiata si arriva alla scuola della Guardia di Finanza. E in questa suggestiva zona che si può ammirare la Chiesa di San Giovanni a Mare, con la sua cupola araba caratteristica e diversa da tutte le altre strutture sacre della città, ed è da qui che, risalendo lievemente il promontorio, si arriva al famoso quartiere medievale.

 

  Non stupisce che i turisti rimangano sempre affascinati da questo piccolo dedalo di stradine, torri, scale, portali e minuti campanili rimasto come fermo a otto secoli fa. Tra una reminescenza storica e l’altra, sono ancora le chiese a farla da padrona: vale la pena dare una sbirciata almeno esterna sia alla Chiesa di Santa Lucia, restaurata di recente, che a Santa Caterina, antichissima ma riqualificata nel 1852 da Ferdinando II.

Dopo aver fatto il pieno di storia c’è ancora tempo per stupirsi quando, percorrendo via Aragonese, si arriva al castello che si erge imponente su tutto il centro medievale. Il complesso, della bellezza di oltre 14mila metri quadrati, si divide in due parti (aragonese superiormente e angioino inferiormente) e vanta una magnifica terrazza panoramica dove, soprattutto d’estate, vengono organizzati moltissimi eventi, in particolare dedicati al teatro e alla musica classica. Non sono ancora finite le chiese di Gaeta perché è proprio esplorando il quartiere medievale che si arriva a San Francesco, la più suggestiva di tutte: non è un caso che questa struttura sacra venga scelta da coppie di innamorati di tutto il centro Italia per convolare a nozze. Dopo corsi e ricorsi storici, fu aperta nel 1927 ma solo da qualche anno è possibile utilizzarla per cerimonie e matrimoni.

Non solo questa chiesa è interessante architettonicamente, storicamente e religiosamente parlando ma, al pari del campanile, è un vero e proprio simbolo della città. Per percorrere tutti questi vicoli e queste stradine possono volerci ore ma anche giorni tante sono le ricchezze degne di essere fotografate e studiate.

Tra parte nuova, parte vecchia, lungomare e ztl spesso non è facile orientarsi, soprattutto d’estate quando il traffico congestiona i principali accessi della città.

Non stupisce che molti turisti chiedano così spesso agli operatori del settore Gaeta vecchia dove si trova, come raggiungerla e dove soprattutto se, nel gruppo di turisti, ci sono bambini piccoli oppure anziani.

I giovani, invece, si informano su questa zona soprattutto per i numerosi locali e lounge bar in cui sorseggiare un drink dopo cena. La città, insomma, non è grandissima ma le attrazioni sono talmente tante e, talvolta, nascoste che quando sia arriva a Gaeta, mappa turistica e Gps sul telefono sono praticamente obbligatori.